Ci siamo quasi, il periodo di semina è alle porte, e come ogni anno si ripresenta la domanda: qual è il momento migliore per la semina del mais?
Innanzitutto, è importante ribadire che la semina è molto importante!
Una semina tardiva, fuori dalla finestra ottimale di intervento, può portare a una perdita di resa potenziale, ma anche anticipare troppo la semina, può avere delle conseguenze negative o indesiderate per il corretto sviluppo della coltura.
L’obiettivo, dunque, è determinare la corretta finestra di semina che garantisca un’emergenza e sviluppo iniziale ottimale per la coltura, e allo stesso tempo, eviti che alcune fasi chiave per sviluppo della coltura (es. fioritura) avvengano in momento di potenziale stress come alte temperature e/o siccità, come verificatasi in molti areali della pianura padana nella scorsa stagione.
La semina è un processo irreversibile. Un errore alla semina può portare ad una germinazione non uniforme, la quale determinerà dei ritardi nella crescita delle piante e di conseguenza delle spighe, abbassando così notevolmente il rendimento del raccolto.
Dopo la semina, il seme di mais richiede un’adeguata umidità ed una temperatura ottimale del suolo che deve essere sopra i 10°C per germinare e di circa 50 GDD (gradi somma termica) per emergere.
Ma allora cosa si deve assolutamente considerare nel momento della semina?
COME STIMARE I GRADI DI CALORE GIORNO (GDD)
I gradi di calore giorno vengono utilizzati per prevedere quando la pianta raggiungerà le diverse fasi di sviluppo. La somma termica per l’emergenza del mais è approssimativamente di 50 GDD.
*Max Temp : temperatura massima (°C); Min Temp: temperatura minima (°C); Base Temp: temperatura basale, che per il mais è 10 °C
Figura 1. Formula per calcolare i GDD
Generalmente i GDD si accumulano lentamente nelle semine anticipate e più velocemente in date di semina con temperature ottimali.
Come si può osservare nei grafici, in un’ipotetica semina del 1° Marzo, la soglia di 50 GDD viene raggiunta in 45 gg, mentre prendendo come riferimento una semina teorica del 1° Aprile, tale soglia viene raggiunta in 18 gg: 27 gg (45-18) di differenza affinchè il mais emerga. I grafici riportati sotto si riferiscono ai GDD 2020 accumulati nella località Orzinuovi (BS)
27 gg in cui il seme è vulnerabile, in cui vi è maggiore probabilità di avere plantula debole, con una emergenza disforme, compromettendo la resa già dalle prime fasi.
* fonte: https://www.ilmeteo.it/portale/archivio-meteo/Orzinuovi/2020
Ogni agricoltore può facilmente calcolare la media dei GDD che si sono manifestati nelle ultime annate nel suo areale e capire qual è la data più idonea di semina per le proprie condizioni.
Quali conseguenze può avere una semina troppo precoce con temperature e umidità non idonee?
- GERMINAZIONE LENTA
L’assorbimento di acqua è rallentato ed è probabile che la maggior parte del seme non abbia avuto il tempo di assorbire abbastanza acqua per germinare, finché la temperatura del suolo non aumenta almeno sopra gli 8°C. - LESIONI
E’ possibile che si manifestino lesioni se l’imbibizione (idratazione del seme da 24 a 36 ore successive alla semina) avviene con l’assorbimento di acqua fredda. (Figura 2.)
- Figura 2. Suoli freddi oppure con temperature disformi durante il processo di germinazione possono causare la deformazione del mesocotile che può manifestarsi nella forma a “cavatappi”.
- IRRIGIDIMENTO E ROTTURA MEMBRANE CELLULARI
L’acqua fredda fa irrigidire e rompere le membrane cellulari e di conseguenza non avviene la germinazione, ciò poi comporterà un investimento (piante/mq) indesiderato. - EMERGENZA RITARDATA E IRREGOLARE
La densità di semina ottimale viene messa a rischio a causa di una temperatura irregolare del suolo nei vari tipi di terreno. Ad esempio, in un appezzamento medio impasto limoso che è tendenzialmente freddo possiamo trovare una zona sabbiosa (più calda) dove l’emergenza è favorita. È chiaro che in una situazione limite, la differenza di emergenza sarà molto marcata. Un’emergenza irregolare può portare ad una potenziale perdita di resa dal 4 al 10% (Iowa State Research). (figura 3.)
- Figura 3. Emergenza irregolare
- INDEBOLIMENTO DELLA PLANTULA
Processi metabolici rallentati portano ad un dispendio eccessivo di energia nelle fasi post-germinative. - SVILUPPO RADICALE INIBITO O RALLENTATO
Questo determina una conseguente riduzione dell’assorbimento dei nutrienti nelle prime fasi. - MAGGIORE ESPOSIZIONE A PATOGENI
Quando la radichetta rompe il tegumento del seme, l’interno di questo è esposto all’attacco di insetti e malattie fungine, aumentando la probabilità di avere marcescenze del seme prima dell’emergenza della plantula, se le T° continuano ad essere basse per le due settimane successive alla germinazione.
Non dimentichiamoci, quindi, che prendere le giuste decisioni nel momento della semina è fondamentale!
Buona semina 2023!
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